Sappiamo come finisce il manga, finale considerato sospeso dai più, ma cosa cambia in Candy Candy Final Story? Con le parole di Candy possiamo provare a definire gli ultimi importanti eventi che per me non riguardano una scelta tra Terry e Albert, ma con chi è il suo cuore alla fine del romanzo, chi scopre sia il vero amore, cosa si lascia definitivamente alle spalle e chi è “quella persona” anohito. Con la lettera a Terry mai inviata, dopo Rockstown, Candy conclude che sarà sempre una sua fan, che è felice dei suoi successi e che sia tornato da Susanna, che lei stessa è felice. Soprattutto conclude con “io era innamorata te”, considerazioni importanti che ci danno la dimensione della chiusura di quella storia per quanto desiderata ed intensa. Candy scrive a Terry una lettera che non invierà mai e in cui è libera di esprimersi, perché non avrebbe dovuto scrivergli che era ancora innamorata di lui o che sognava ancora qualcosa tra loro? Non lo fa perché non sono più quelli i suoi sentimenti, sono cambiati, ora sono un ricordo maturo ed agrodolce, come l’albicocca che usa simbolicamente ad inizio lettera, da custodire delicatamente affinché, avendo concluso il suo ciclo, non si stacchi dal suo ramo e finisca a terra al primo soffio di vento. Basterebbe un soffio…
Ciò che sono stati costretti a vivere, li ha portati anche ad una scelta condivisa e non solo subìta come Candy specifica nel libro, cioè quella di separarsi. Candy è molto risoluta in ciò e trova in Albert, ancora, la persona che la risolleverà, che la rende serena, con cui è in grado di condividere tutto. Un rapporto che cresce in CCFS e che diventa sempre più profondo sino a rompere indugi e argini con la rivelazione che Albert non solo è la persona che ha sempre cercato di renderla felice (come amico e prozio William), ma è anche il suo amato Principe della Collina, il ragazzo che da sempre sognava di incontrare ancora e per cui palesemente prova sentimenti d’amore.
E Albert? Quando ha iniziato a provare sentimenti d’amore per lei? Come la stessa Candy credo che inizialmente, così ci descrive la Nagita anche con le ambientazioni in cui li fa incontrare o pensare uno all’altro, si siano dal primo incontro riconosciute le loro anime. Dalle parole di Albert sappiamo che non ha mai dimenticato quella bambina e poi dopo averla salvata dalla cascata, oramai ragazza, non ha fatto altro che proteggerla e cercato di renderla felice. Quelle emozioni le ho raccolte e si possono leggere quì.
Ma affinchè Albert conosca davvero Candy, oramai adulta e autonoma, Nagita sensei trova un escamotage, fargli perdere la memoria. Candy farà di tutto per aiutarlo e proteggerlo, arrivando anche a perdere il proprio lavoro e rischiando la sua reputazione. Durante la loro convivenza Albert non ha più barriere razionali dovute al suo ruolo e all’appartenenza alla famiglia Ardlay, per lui ora possono parlare solo il cuore e la sua anima. Le sue emozioni nel manga sono tangibili, ma così come anche in CCFS Candy dovrà superare la separazione da Terry, la fine della loro storia per poter riconoscere in Albert un grande e vero amore.
Candy nella lettera a Terry non riesce a fare a meno di parlare di lui, a lungo. Alcuni passaggi:
“Sai, Terry… il prozio William sorpresa delle sorprese, è il signor Albert!
Riesci a crederci? Che storia incredibile vero?…
Senza contare che, quando ho abbandonato l’Istituto Saint Paul, ho lasciato al prozio William il diario in cui confidavo, senza nascondere nulla, tutti i miei sentimenti…..
Non riesco nemmeno a immaginare con che faccia avrà letto quelle mie pagine…Pensa che ancora non riusciamo nemmeno a toccare l’argomento. (Candy non ha la minima idea della reazione di Albert alla lettura del diario e non ne hanno mai parlato prima).
Meno male che il signor Albert non si è dedicato alla recitazione, è eccezionale a fingere!…
E qui ripenso a Shakespeare, al tema dell’illusione delle tante sfaccettature che può avere un personaggio. Se Terence è l’attore che va in scena, Albert è colui che sta dietro le quinte, colui che con le sue decisioni fa accadere i fatti (Albert ha deciso di fa andare Candy a Londra oppure Albert stimola col suo esempio sia Terry che Candy a prendere le loro strade), lui resta “invisibile”, ma determina gran parte della storia, è un personaggio che va in parallelo con chi “crea l’opera”. Racconta ancora nella lettera a Terry:
Anche quando ha recuperato la memoria, non me lo ha confessato subito…” . Ha finto di non averla recuperata, perché non voleva abbandonare il calore della loro casa, la loro convivenza. Albert non le dice di essere GUARITO.
Ritrovata la memoria è chiaro che i suoi sentimenti sono forti, ma sa che ci sono molti “misteri” da svelare e che deve avere il tempo di stabilire con Candy un nuovo rapporto basato sulla verità, sulla realtà. Deve dare il tempo a lei di poter scoprire quelle emozioni e avere la certezza che il passato rimanga in quella dimensione. Nelle lettere in Final Story Albert prova una grande emozione nel raccontarle che lui è anche il Principe della Collina. La porta lì, dove si sono incontrati la prima volta. Lui spera di poter tornare come quel ragazzo di un tempo, per cui Candy provava dei sentimenti d’amore. Albert in quella occasione, anche se la Nagita non ce lo racconta in maniera esplicita ma non serve!, è come se le dichiarasse i suoi sentimenti. Quella rivelazione rappresenta la svolta nel loro rapporto e per Candy ora non è solo il meraviglioso Principe della Collina, quel ragazzo che Albert cerca di rievocare sulla Collina di Pony circa 14 anni dopo, ma è ora un uomo, con cui ha un legame profondo… Sono semplicemente un uomo e una donna, né il suo tutore, né un ricchissimo capofamiglia di una antica famiglia scozzese, né lei la sua protetta, tornano ad essere “semplicemente” Candy e Albert come all’epoca della casa della Magnolia. Candy racconta in CCFS di quel periodo “eravamo senza soldi, ma quanto ci siamo divertiti”. Ovviamente il loro era un rapporto platonico, ma dopo la fine della storia con Terry per lei la loro casa, Albert, più che mai diventano un porto sicuro, dove poter esprimere le sue emozioni, per questo quando lui se ne andrà senza dirle nulla lei si arrabbierà molto oltre a preoccuparsi e credo a domandarsi il perché di quel vuoto che provava per la sua assenza.
Candy ogni volta che Albert se n’è andato, ha sempre cercato di trovarlo, anche quando lui partì per l’Africa e Albert le scrisse: “Cara Candy tra noi non potrà esserci un addio. Io so che ci incontreremo ancora. Fino ad allora, voglio che tu stia sempre bene e che rimanga sempre te stessa!” Albert le fa sempre capire che lui ci sarà e che tiene a lei. Ma per lei non è abbastanza. Nella lettera di Stair quando ancora era al college infatti scrive: “Ti chiedo scusa, ma non sono ancora riuscito ad avere informazioni sul signor Albert e sulla sua vita in Africa. Spero di scoprire qualcosa prima del mio ritorno.” Questo impegno nella ricerca ad esempio non c’è mai stato per Terence.
Nel suo presente Candy, ci racconta inoltre che nulla l’ha sorpresa più dello scoprire chi fosse il prozio William…
“Di certo la vita mi riserverà ancora molte grandi sorprese, ma non credo davvero che quello che considero come l’evento in assoluto più sorprendente che mi sia capitato cederà tanto facilmente il podio.
Con Albert ci eravamo ripromessi di condividere tutto, le cose brutte e le cose belle. Era stato proprio lui a propormelo. Io riuscivo a parlargli di qualsiasi cosa: di Terry, di Susanna… persino delle cose che non confessavo nemmeno ad Annie.“ Tra loro c’è una profonda intimità e fiducia.
“Quante notti insonni pervase dall’ansia di non sapere dove fosse… Quando ci siamo ritrovati, molti dubbi si sono sciolti in un attimo, ma ero comunque arrabbiata. “Per la preoccupazione, mi è sembrato di invecchiare di colpo!” E lui, ridendo, ha risposto ” Preferisco che tu sembri un po’ più grande, piuttosto che ti scambino per la mia soreliina“. Al tempo stesso però lo diceva con grande serietà.”
Io trovo questa risposta audace da parte di Albert, è chiaro cosa intendesse…
A Lakewood finalmente grazie al “tradimento” di Georges (che credo conoscesse i sentimenti di Albert e abbia deciso di dargli una spinta a rivelarsi), Candy scopre che Albert è William Albert Ardlay.
Scrive ad Archie: “Ancora oggi mi chiedo se siano davvero la stessa persona”
Il modo in cui recupera la memoria invece verrà raccontato nella loro corrispondenza nell’epilogo alla domanda di Candy:
“A proposito, quando le è tornata la memoria? (Albert spiega perché allora non disse una parole e aveva finto: “Avrei dovuto dirtelo subito ma non ci sono riuscito (avrei voluto dirtelo mentre ero lì con te). Penso ancora oggi di avere sbagliato, ma non volevo allontanarmi dal calore della vita che stavamo conducendo. Sapevo bene che una volta tornato a casa Ardlay avrei dovuto ricoprire il ruolo di capofamiglia e non mi sarebbe stato più possibile sfuggire alla mie responsabilità”
Nell’ultima lettera a Bert Candy scrive cito nuovamente:
“Sulla scrivania c’era il mio mio diario. Lei… voleva restituirmelo…
– Perché questo…è per te qualcosa di prezioso.
La sua voce era così serena… (invece nella lettera a Terry la Nagita specifica: “Non riesco nemmeno a immaginare con che faccia avrà letto quelle mie pagine…Pensa che ancora non riusciamo nemmeno a toccare l’argomento” quindi è chiaro che la lettera a Terry è antecedente a questa).
Il mio diario parla quasi interamente di Terry, e anch’io ho ripensato spesso a cosa ne avesse fatto. (sino a quel momento non aveva idea di che fine avesse fatto il diario)
Quel diario è ora qui vicino a me, ma non l’ho mai riaperto e ho intenzione di restituirglielo, proprio come lei mi ha ridato la spilla.” Capitolo chiuso.
Queste lettere molto intense, ci portano all’ultima lettera del libro che è dedicata ad Anthony Brown. Rispetto alla vecchia edizione, come accade per alcune lettere di Albert e quella di Mr Brown, anche la lettera ad Anthony è molto cambiata sia nella posizione dell’indice (nella riedizione del 2003 era posizionata prima della lettera a Alistair e anticipava anche a quella di Terry mai inviate, mentre in CCFS si trova nell’epilogo ed è l’ultima lettera) che nel contenuto. È una bellissima lettera in CCFS, scritta dopo il fidanzamento di Annie e dopo la gita a Lakewood con Albert, grazie a quella gita, evento che libera le emozioni di Candy dal senso di colpa e che finalmente può scrivergli nel suo cuore. Lettera dunque in cui Candy affronta il dolore per la sua morte con uno spirito nuovo, dove ci racconta di quel ragazzo incontrato a Londra (Terry non viene citato direttamente) che le ha fatto capire che l’amore può avere diverse forme ma che anche se si è su questa terra a volte non si può stare insieme. Ci racconta del suo principe, che è quello zio di cui aveva un ricorlo tenue, e del racconto del rapporto osteggiato dalla famiglia Ardlay tra Rosemary, sua madre e sorella di Albert e suo padre Mr Brown, a causa della differenza di ceto sociale. Diceva Rosemary: “la felicità non dipende dai soldi o dal prestigio sociale, ma dalla possibilità di vivere con la persona che sia ama.”
Pensiero che Albert condivideva pienamente. Così come Candy che proprio dopo la sua morte si rende conto di cosa sia davvero prezioso per lei e lo scrive lasciando gli Ardlay a Stair e Archie: “Essere adottata dagli Ardlay è stato un sogno meraviglioso. Ma più che gli abito di seta, mi si addicono i vestiti di cotone rattoppati. Ciò di cui mi sono resa conto è che sono io stessa a preferirli. Sento una voce che mi dice di cercare la felicità con le sole mie forze.” Albert quindi cerca di realizzare il sogno di Candy e rispondere alla richiesta dei nipoti per adottarla, ma di fronte al dramma Candy riscopre i suoi valori. Rosemary e Albert sono davvero differenti dal resto della famiglia, come anche i nipoti, e gli adulti Ardlay potrebbero mostrare grandi reticenze al rapporto d’amore tra Candy e Albert, come appena successo ma risoltosi proprio grazie ad Albert cioè al capo famiglia, ad Archie e Annie. Ci parla Candy in questa lettera conclusiva di speranza e di coraggio per il futuro, che lei non teme più dopo le esperienze che ha affrontato, e che è entusiata di affrontare, e a differenza dalla vecchia, Candy ci racconta anche di particolari importanti sul Principe della Collina:
“La prima volta che vi ho visto avevate entrambi i capelli color biondo sabbia. Se il signor Albert avesse conservato quella tonalità, forse avrei percepito qualcosa […]. Ora però, capisco che il colore dei vostri occhi è lo stesso: un blu terso, come un cielo mattutino.”
Non è strano che la Nagita ci faccia venire alla mente il blu degli occhi di Albert e il colore dei suoi capelli, a richiamare la sua immagine proprio un paio di pagine prima che anohito rientri così come ci richiama alla mente la penultima tavola del manga:
Candy dice addio al passato e all’improvviso compare il suo amato Principe della Collina, che viene descritto appunto con capelli biondi, occhi blu, esattamente come in CCFS, e la voce gentile (sweet in inglese). Possiamo dire che questi contenuti si rispecchiano uno nell’altro nei due finali come poi vedremo anche nel rientro di anohito.
Questa la tavola originale:
In questa tavola proprio in corrispondenza della traduzione inglese, la voce del principe viene descritta con la parola YASASHII (ゃさしい声), che significa appunto voce gentile. Perché questa parolina è così importante? Di seguito riporto il rientro di anohito in CCFS. Candy ripone tutte le sue cose nel portagioie e si rilassa. Siamo al tramonto oramai, la luce blu della sera inonda la stanza, queste le sue parole:
“Il destino non è sempre oscuro; a volte è in grado di emanare una luce abbagliante.
Proprio come dice Miss Pony, non sai mai cosa ti aspetta dietro l’angolo. Anche se devi sopportare un dolore così grande da straziarti il cuore (l’addio a Annie? La morte di Anthony, di Stair, la separazione da Terry), se lo affronti senza paura farai di certo, all’angolo successivo, un incontro meraviglioso e avvolgente. Io ne sono convinta.
Seduta sulla sedia […]
[…] In quel momento, all’improvviso, la luce della stanza si accende.
– Candy che ci fai al buio? –
Sento quella voce gentile, in grado di farmi sempre battere forte il cuore. Lui è lì, davanti alla porta, e mi guarda rivolgendomi quel sorriso che tanto adoro.
–Bentornato!– esclamo con voce spezzata.
Mi alzo assaporando la gioia di poter pronunciare quella parola, e mi tuffo tra le sue braccia spalancate.”
Ripercorriamo alcune descrizioni in CCFS visualizzando Candy così come descritta nell’ultima pagina e come viene descritto il Principe della Collina:
Al sentire quella voce dolce e inaspettata, Candy sollevò il viso, sorpresa. Sullo sfondo del cielo, si stagliava la figura di un ragazzo dallo strano abbigliamento. La osservava dall’alto sorridendo…”
“Osservando quel viso sorridente che sembrava quasi emanare una luce propria, quei brillanti capelli biondi che gli scendevano leggeri sulla fronte, e quegli occhi azzurri e gentili, ecc “
La luce abbagliante del destino per me è l’immagine del principe che rientrando a casa ancora una volta la guarda “dall’alto”, lei è seduta, sorridendole. Nel buio lui accende la luce, illumina la stanza.
Quando Candy crede di averlo ritrovato nella prima parte della storia, Nagita ci propone una scena sempre molto simile a quella già citata: – …Principe? – Seduto in cima a un cancello di ferro arcuato e circondato da una miriade di rose rosse, c’era proprio il suo Principe della Collina, che la osservava sorridendo.
Ma c’è anche un’altra scena simile al ritorno di anohito, il loro incontro a Londra:
Conosceva quella voce, ma dove l’aveva sentita’? Si voltò di scatto.
L’uomo che le apparve sotto la luce del lampione portava degli occhiali da sole ecc. La voce gentile si addiceva poco al suo aspetto ecc.
Rimase imbambolata mentre l’uomo le si avvicinava.
-Non ti ricordi più di me?- chiese lui, ridendo ecc
Gridando di gioia Candy gli si gettò al collo. – Signor Albert è lei veramente? Non è un sogno?
Perché mai dovrebbe essere un sogno…?- Albert la sollevò da terra e la fece volteggiare.
Gli si getta al collo… Il suo incontro le sembra un sogno e non può fare a meno di gettargli le braccia al collo…
Emozione, commozione, la valenza di un “bentornato!” E come leggiamo c’è un solo modo in cui viene descritta la voce del principe e poi di Albert, con yasashii, cioè gentile, la sua voce è gentile, la stessa di anohito, non può essere un caso. Non solo la voce gentile dunque che viene ripetuta più volte, ma anche la ripetizione del loro ritrovarsi. Ma che effetto ha quella voce su di lei? Sempre a Londra quando va allo Zoo a trovarlo:
“Fu raggiunta dalla risata del sig. Albert. Il cuore iniziò a batterle forte, preso dalla nostalgia di sentire di nuovo quel suono.”
Per anohito: Sento quella voce gentile, in grado di farmi sempre battere forte il cuore
Quando Candy scopre che è lui il Principe della Collina: La tua voce era un po’ incrinata. Sì, quella era la voce del Principe… Era senza dubbio il suo modo di parlare! Quella voce mi era stata sempre accanto, e io l’ho sempre ascoltata, ma non mi sono mai accorta di niente…Però ho capito finalmente perché fosse in grado di rasserenare il mio cuore.”
Dunque non solo la sua voce ha la capacità di rasserenarla… In CCFS, nell’epilogo ritroviamo nell’originale la parola やさしいその声, appunto quella voce gentile, proprio quella. Nel romanzo la voce di Terence viene descritta sempre come profonda. È la sua caratteristica, a differenza di quella di Albert.
La Nagita ci racconta anche che Candy prova nostalgia. Io credo che la nostalgia sia un’emozione intensa e avvolgente, lei sentendo la sua voce irrazionalmente ha una forte emozione, così come quando crede di incontrare il suo principe perché quella voce in lei evoca la prima emozione di quell’incontro sulla Collina di Pony:
“Perché la risata di Anthony le faceva batter così forte il cuore?” perchè le ricorda la voce gentile del suo vero principe che lei sovrappone all’immagine di Anthony.
Nostalgia di “casa”, la nostalgia di rivivere una esperienza che la fa stare bene. Dopo averlo incontrato solo una volta allo chalet, Candy ha nostalgia di lui, di Albert, medita di vivere con lui per non partire in Messico ad esempio, perché le loro anime sono in sintonia, amano gli animali, la natura, prendersi cura degli altri. Albert è quella persona che ti lascia una brezza leggera nel cuore, che ti emoziona a tal punto da farti sentire di fluttuare nell’aria come se vivesse un sogno, che riempie di luce il tuo percorso, che illumina.
E cosa possiamo dire in merito al sorriso che lei tanto adora?
Lo leggiamo continuamente del sorriso del principe e di Albert, ma a differenza del sorriso di Terry la Nagita ci racconta che non è solo il sorriso di un uomo che ama o che è innamorato di lei. Ripetiamo le parole del primo incontro:
” Che ragazzo meraviglioso…(un incontro meraviglioso dopo un dolore proprio “dietro l’angolo”) Candy si ricordava perfettamente di quel viso sorridente che era stato in grado di alleviare il suo dolore. – Sei più carina quando ridi che quando piangi”. La sua voce era così gentile…Ripensava a quelle parole quando era triste, ed ecco che le tornava il sorriso.
Quella persona il cui sorriso è speciale perché è in grado di alleviare il suo dolore…, quella voce gentile che ogni volta che le veniva in mente, ecco che le tornava il sorriso, si sentiva più forte e andava avanti con coraggio e speranza nell’affrontare la vita. Trovo tutto questo profondamente bello…
Nella postfazione possiamo capire meglio anche l’ambientazione in cui si svolge il rientro di anohito; quando lui rientra ci troviamo nel salotto. Sulla parete il quadro di Slim, visibile da ogni posizione. Vi riporto la descrizione della Nagita nella postfazione: “Sorridendomi (Candy) mi ha condotto nell’elegante salotto in cui è appeso il quadro di Slim”.
Il quadro che rappresenta la Collina di Pony in primavera e la casa di Pony coi suoi alberi verdi che si stagliano verso il cielo. Insomma il quadro di Slim fa da sfondo al rientro di anohito, come fossero sulla “Collina di Pony”: “… anche se lontana, da quel giorno la Casa di Pony è sempre qui, nel mio salotto”, dal I vol pag 13.
Vediamo l’ultima tavola del manga:
Le parole di Albert in questa tavola sono le seguenti, prendo la traduzione per buona… Amo i tuoi sorrisi… Non li dimenticherò mai… Candy non potrò mai dimenticarti (io non ti dimenticherò mai)… L’uso di shall in questo caso evoca una promessa.
In questo senso è possibile leggerla come una dichiarazione, io amo i tuoi sorrisi, te, non posso dimenticarti.
Anohito dunque rientra a casa e ci viene raccontato che la sua voce è gentile, che Candy adora il suo sorriso e la sua voce le fa battere forte il cuore. Lui è lì, l’attende con le braccia spalancate, in salotto, dove il quadro di Slim riporta in quella stanza la Collina di Pony in primavera. Non è esattamente lo stesso finale e immagine del manga? Per me lo è, sinceramente non posso fare a meno di pensare che sia così!
© Kyoko Mizuki, Yumiko Igarashi, Kodansha publishers. Testi di CCFS di Keiko Nagita. Traduzione italiana ad opera di Kappalab.