Il rientro in America di Candy

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“Quando gli ho raccontato tutti gli avvenimenti che hanno costellato il mio viaggio verso l’America, lui si è messo inizialmente a ridere, ma poi ha assunto all’improvviso un’espressione seria e mi ha abbracciato forte. Era sollevato che non mi fosse accaduto nulla di male. In effetti, le mie azioni potrebbero definirsi sconsiderate. Avevo utilizzato quasi tutti i risparmi per pagare la carrozza con la quale avevo cercato di fermare Terry, e non avevo nessuno a cui chiedere aiuto, eppure mi sentivo così leggera e serena, come non mi accadeva da tempo.”

Candy quando lascia Londra si sente sicura di superare qualsiasi avversità grazie ai suoi portafortuna, la spilla del Principe della Collina, il cravattino bianco di Terry e la croce di Miss Pony. Affronta mille avventure e dopo alcuni mesi alla Casa di Pony, comprende cosa vuole fare da grande e scrive al prozio le sue intenzioni. In quell’occasione Georges le risponde come segue:

“Nel saperla stare bene e in salute, il signor William si è molto tranquillizzato. Le assicuro che il signore ha ricevuto tutte le lettere che gli sono state inviate”

Di seguito invece le parole che Candy scrive a Terry in merito a quel viaggio:

“Nonostante tutto, però, lui mi ha davvero salvato (si riferisce ad Albert). È stata forse la sua presenza a permettermi in qualche modo di risollevarmi. Non sai quante avventure ho affrontato per arrivare in America e ritrovarti. Avrei tanto voluto raccontarti tutto con calma, ma alla fine non è stato possibile.”

Leggendo queste frasi ho sempre pensato d’istinto fossero riferite ad Albert. Innanzitutto il gesto spontaneo e immediato dell’abbraccio a cui a quel punto della storia siamo già abituati tra loro. Così come anche, come sempre, il suo ridere ai racconti di Candy.

Penso che questo racconto sia avvenuto durante la loro convivenza nella casa della Magnolia, il luogo dove il loro rapporto è diventato sempre più intimo e confidenziale.

Il mio unico dubbio è se ciò sia avvenuto quando lui aveva già recuperato la memoria oppure fosse ancora malato (dunque avesse resettato tutte le informazioni conosciute prima in merito all’abbandono del college a Londra da parte di Candy). Perché è vero che il racconto sembra esser stato riportato come la prima volta che accade, ma per chi segue il blog, sa che per me ogni parola per la Nagita ha un “peso” per questo ho sottolineato la frase “tutti gli avvenimenti“. Credo sia più plausibile la prima ipotesi, cioè che Albert in realtà avesse gia ritrovato la memoria, e anche perché dopo mesi di convivenza e dopo aver ricordato chi fosse Candy, compie il gesto più spontaneo per lui, abbracciarla forte.

Provo a spiegare il perché della mia collocazione. Quando Albert parte per l’Africa, ci racconta nell’epilogo che era tranquillo per Candy perché l’aveva vista nuovamente serena, ma dopo le racconta anche quanto si sia sentito in colpa a rendersi conto di esser sparito per la famiglia, per Georges, aver tagliato ogni comunicazione.

Da pag 230,2: “Anche in Africa aleggiava il presagio allarmante della guerra, ed è stata forse proprio quell’atmosfera a scuotermi. Gli affari degli Ardaly erano stabili e avevo pensato che, anche se fossi sparito per un bel po’, non ci sarebbero stati problemi. Come potevo essere stato così egoista? Sapevo bene, fin dall’inizio, che tante persone sarebbero state in pena per me, e adesso mi vergogno molto per la mia superficialità”. Candy nonostante sappia lui sia in Kenya è in pena e chiede a Stair di atrovare notizie su di lui.

Dunque il pericolo imminente della guerra lo porta a riprendere i contatti con Georges, ecco perché si apre una finestra temporale in cui Albert può venire aggiornato nuovamente su ciò che accade alla famiglia e a Candy. Viene a sapere che lei ha abbandonato la scuola, possiamo immaginare come lui si possa esser sentito… però viene anche a sapere che ora lei è a casa e ha un progetto per il suo futuro (diventare infermiera) che Albert non può che sostenere visto la sua stessa attitudine alla medicina. Ma dopo l’incidente in Italia, il buio totale e nuovamente nessuna comunicazione sino a quando Candy lo trova in ospedale senza memoria. Dalla loro convivenza non sembra passare molto affinché lui recuperi la memoria e da lì passeranno altri mesi prima che Albert se ne vada, sparendo, ancora…

Albert/anohito al racconto di Candy, alle sue mille avventure, ride, ma improvvisamente ricorda la sua stessa preoccupazione quando venne a sapere che lei era scappata da Londra lasciandogli solo il suo diario e le sue scuse. L’abbraccia forte, grato che non le fosse accaduto nulla, perché quel “non avevo nessuno a cui chiedere aiuto” non può che destabilizzarlo visto l’affetto che provava per lei e la responsabilità che sentiva nei suoi confronti. Lui in un momento difficilissimo per lei, non c’era. Fosse stato allo Zoo Blue River, Candy sicuramente sarebbe andata da lui, per un consiglio, un abbraccio, e magari avrebbe evitato di imbarcarsi da clandestina e viaggiare senza soldi. E mi viene da pensare anche che Albert quando nuovamente e inaspettatamente se ne va, cosa fa? Le lascia proprio un mucchio di soldi, giustificandosi sia per ripagare il “disturbo arrecatole” ma evidentemente, non tollerava l’idea lei si potesse trovare in difficoltà economiche e di certo Candy non avrebbe chiesto nulla al prozio…Io penso che Albert non avesse piena consapevolezza di quella storia che gli torna alla mente nel momento in cui lei gli racconta, ora “tutti” gli avvenimenti.

Così come il discorso di essere clandestini, lui stesso, racconta Candy nel suo diario, accenna al fatto che si fosse imbarcato su una nave di nascosto, per viaggiare dall’America a Londra. Dal manga sappiamo lo fece per seguire gli animali trovati con lui nella baita e spediti proprio a quello zoo, e Candy a quella confidenza si chiede se si fosse imbarcato quindi da clandestino? Albert poteva sapere esattamente cosa significa viaggiare “di nascosto”, il pericolo di essere scoperti, il disagio di giorni in mare nella stiva, senza poter accedere al cibo e altre comodità. Cose che Terry può intuire forse, ma non può davvero comprendere perché non ha mai avuto l’esperienza di un viaggio in quelle condizioni. Quella parola “all’improvviso” in merito al cambiamento di anohito nel racconto, mi fa pensare proprio a quella persona che più di tutte si è sentita in colpa ad essere sparito in quel momento pensando fotte tutto a posto per Candy e gli Ardlay e a chi poteva sapere esattamente cosa fosse un viaggio da clandestino.

Non perché Terry non possa preoccuparsi per lei e non sappia che anche per lui lei ha abbandonato la scuola, ma perché Candy racconta con grande ironia l’accaduto, infatti lui subito ride, non racconta dei pericoli, ma poi lei ragiona solo alla reazione seria e preoccupata di anohito e ammette che le sue azioni sono state sconsiderate. Terry era un ragazzino come lei che aveva appena abbandonato tutto compresa la famiglia, poteva avere lo stesso approccio e “non” considerare poi così sconsiderate le sua azioni?

Erano entrambi davvero molto sicuri di loro stessi, giovanissimi, a differenza di Albert che con una maturità diversa, aveva già compreso quanto superficiale fosse stato aver interrotto i contatti con tutti per seguire la sua avventura in Africa e poi appunto subire un incidente improvviso. Solo il destino gli ha permesso di arrivare da Candy. Poteva accadere qualcosa di simile anche a Candy e nessuno avrebbe saputo come e dove rintracciarla… Anche per questo Albert reagisce pensando che fortunatamente non fosse “accaduto nulla di male”, non solo il sollievo di averla saputa in salute, ma ora avere i dettagli del viaggio e capire i rischi corsi dopo ciò che era successo a lui.

Ma ciò che mi fa escludere sia Terry l’interlocutore è che Candy non gli accenna nella sua prima lettera di queste sue avventure, quella inedita che non sapeva dove indirizzare mentre studiava da infermiera, bensì con rammarico lo accenna proprio nell’ultima lettera mai inviata, dopo aver ricevuto probabilnente la lettera di Terry inedita, dopo aver superato la sua crisi ed essere tornato da Susanna e a recitare allo Stratford. Quella lettera che mai invierà, l’ultima lettera personale di Candy dove chiarisce anche i suoi sentimenti e la sua posizione nei suoi confronti. Insomma per me è una sentenza della Nagita nel dirci che lui di queste avventure non ne saprà mai nulla.

Altra piccola riflessione è sulla frase iniziale che grammaticalmente nella traduzione italiana, come altre, lascia intendere ad un soggetto che sia Albert perché è strano pensare “In effetti, le mie azioni potrebbero definirsi sconsiderate. Avevo utilizzato quasi tutti i risparmi per pagare la carrozza con la quale avevo cercato di fermare Terry,” se è lui davanti a lei, perché lei ricorda la sua riflessione al passato. Mentre fila se davanti a lei c’è appunto Albert. A me dà la forte sensazione lei gli stesse raccontando di Terry (come Candy ci ricorda ad Albert poteva confidare tutto, anche quello che non raccontava ad Annie) e per la prima volta in quella occasione, è entrata nei dettagli del suo viaggio.

Aggiornamento 11/06/19

Sfogliando il manga ho trovato questa tavola che rafforza la mia idea sul bisogno di Candy di avere Albert accanto in quel difficile momento e del senso di colpa di Albert/prozio, per non esserci stato.

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© 水木杏子 いがらしゆみこ 東映動画
(© Mizuki Kyoko, Igarashi Yumiko, TOEI Animation) Testi di CCFS di Keiko Nagita. Traduzione italiana ad opera di Kappalab.

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