Pubblico il bellissimo riassunto della mia amica GiallodiMarte perché, ancora, si cerca di negare la vera narrazione della storia di Candy Candy. In rete si trovano facilmente utenti (che non riesco a definire fan visto i continui insulti che periodicamente rivolgono all’autrice Nagita e ai suoi personaggi), che cercano di negare il terzo amore di Candy così come immaginato da sempre da Nagita e da sempre pilastro di tutta la storia. Alcune/i cercano di ridurre qualsiasi cosa appartenga al rapporto Candy/Albert, a qualcosa di sbagliato o addirittura ignobile, volgare, inappropriato o, appunto, del tutto inesistente, non cogliendo le sfumature di una relazione in evoluzione e la loro giocosità sia nel presente della Candy trentenne che nelle emozioni profonde che Candy e Albert si scambiano proprio nell’epilogo. Se l’epilogo venisse eliminato certo il romanzo parlerebbe di una storia in particolare aprendosi poi all’immaginazione di un sequel e di un finale da tante desiderato. L’epilogo c’è, è parte strutturale e fondamentale del romanzo e conclude la storia originale di Nagita sensei, proiettandoci subito dopo nel rientro di anohito, l’uomo che Candy ama, in un determinato ambiente familiare descrivendo una scena a noi familiare, il finale del manga, e scegliendo parole che descrivono la voce e la gestualità di un uomo facilmente individuabili nel personaggio di Albert, il Principe della Collina, colui che insieme a Candy, Annie, alle direttrici e tutti gli orfani della Casa di Pony, appartiene al dipinto di Slim.
Riassunto di Final Story
by GiallodiMarte
Adesso vi racconto una storia.
Inizia con una bambina che corre disperata per raggiungere la cima di una collina, per poter sfogare tutte le sue lacrime in santa pace senza mostrare il suo dolore a nessuno. Perché lei è forte, dignitosa, e le sue lacrime non le ha mai mostrate a nessuno. Quel giorno per lei rappresenta una tragedia, perché è orfana, e la bambina cresciuta all’orfanotrofio insieme a lei, Annie, è appena stata adottata.
Solo che su quella collina c’è già qualcuno, anche se lei non se ne accorge. C’è un ragazzo sdraiato sull’erba, che la sente piangere e urlare come non ci fosse un domani. Questo ragazzo indossa abiti strani, un kilt scozzese in America, e suona la cornamusa. Scambiano poche battute, ridono, e quel ragazzo allegro dalla voce gentile, prima di sparire improvvisamente, dirà a quella bambina una frase che da quel giorno in poi l’accompagnerà per il resto della sua vita: “sei più carina quando ridi che quando piangi”.
La bambina, Candy, non ha mai visto un ragazzo abbigliato in modo così strano e sfarzoso, dai capelli biondi come l’oro e gli occhi azzurri come il cielo, dai modi così cordiali e gentili, con la capacità di sparire così velocemente com’era arrivato. Teme sia frutto di un sogno, una magia, finché non si accorge che il ragazzo ha perduto tra l’erba la spilla che portava appuntata al petto. La raccoglie e fa della spilla il suo piccolo tesoro personale, il suo segreto e intoccabile portafortuna.
Quel giorno, iniziato per lei in modo così triste e funesto, si è trasformato come per magia in un giorno sfavillante e luminoso, riaccendendo in lei la speranza di riscontrare prima o poi quel ragazzo, ribattezzato da lei come il Principe della Collina.
Tutti i giorni quella bambina salirà su quella collina piena di speranza, convinta che prima o poi il suo principe tornerà da lei. Ma il tempo passa, e il principe non si fa vivo. La sua spilla, però, continua a rimanere ben salda nella tasca del vestito o al collo della bambina. Quando è triste, quando ha bisogno di un consiglio fa tintinnare la spilla con il suo campanellino, le parole del principe con la sua voce dolce e gentile la rasserenano e a lei torna subito il sorriso.
Perché quella spilla, anche se la bambina non lo sa, possiede davvero poteri magici, che la riportano sempre, a sua insaputa, dal legittimo proprietario.
Passano gli anni e la bambina è cresciuta, ormai ha tredici anni e la Casa di Pony, l’orfanotrofio in cui è stata allevata, non può occuparsi di lei ancora a lungo. Chiede aiuto alla sua spilla e capisce che Annie potrebbe esserle d’aiuto. Non accade, anzi, la lettera che riceve in risposta e che legge sulla sua collina la rende triste come non mai, perché la sua Annie le ha detto addio per sempre. Ha una nuova vita ora, e deve scordare il passato. Candy estrae così la spilla, e chiede nuovamente aiuto al suo principe. Pochi istanti, e dalla strada vede arrivare una macchina nera e lucida venuta a prendere, come scoprirà di lì a poco, proprio lei. Ha trovato un lavoro finalmente, farà la dama di compagnia presso la famiglia Lagan, imparentata con la potente famiglia Ardlay, la quale, come scoprirà con stupore Candy di lì a poco tempo, possiede come stemma di famiglia la stessa iconografia della sua spilla.
Un giorno, dopo essere fuggita in seguito a un litigio con i figli dei suoi datori di lavoro, s’imbatte in un ragazzo seduto sulla cima di un cancello che apre verso un immenso roseto. Candy è appena stata maltrattata dai figli dei Lagan, si è azzuffata, ha il vestito e il viso sporchi e le guance in lacrime. Ma il suo viso torna a splendere in un sorriso radioso, perché di fronte a lei, su quel cancello, c’è il suo principe della collina che la guarda sorridendo. Gli stessi capelli biondi, gli stessi occhi azzurri, lo stesso sorriso e pure le parole che le rivolge sono le stesse del suo principe: “sei più carina quando ridi che quando piangi”.
Candy rimane affascinata, e lo chiama principe nonostante si renda conto che non può essere lui, dovrebbe essere più vecchio, e anche i capelli le appaiono di un colore più spento e il sorriso più triste. Eppure…come il principe anche il misterioso ragazzo scompare veloce alla sua vista, lasciandole nella testa tante domande e tanta meraviglia.
Anthony, Quel ragazzo si chiama Anthony, scoprirà più tardi, ed è un membro della famiglia Ardlay. Possiede una spilla simile alla sua, anche se leggermente differente. Ma non ha mai sentito parlare di un principe, né di un ragazzo simile a lui appartenente alla famiglia Ardley. I due ragazzi s’innamorano, un amore dolce e delicato, appena accennato, sussurrato nel vento. Ma anche Iriza (Eliza), la figlia dei Lagan, e innamorata del cugino Anthony,
rosa dalla gelosia fa in modo che Candy venga declassata a occuparsi delle stalle, dove la trasferiscono pure a dormire. Dopo un ennesimo litigio a seguito del quale viene deciso che sarà spedita a lavorare in Messico la ragazza fugge arrabbiata e trova riparo in una barca lungo il fiume
Dopo aver chiesto aiuto alla sua spilla e al suo principe si addormenta, e la spilla risponde all’invocazione. La barca si sgancia dagli ormeggi e Candy, trasportata dal fiume, finisce dritta dritta tra le braccia di Albert, un vagabondo con il quale fa subito amicizia, che la salva dalla cascata, la porta in una casetta nel bosco, le fa mangiare una zuppa calda e la fa dormire al fuoco di un camino, facendola sentire, dopo tanto tempo, di nuovo a casa. È un tipo strano, con barba e capelli lunghi, occhiali da sole e abiti sporchi e sgualciti, ma la sua voce è gentile e Candy accanto a lui si sente serena. L’uomo la riporta nella tenuta dei Lagan, dopo averle insegnato come contattarlo per eventuali problemi tramite bottiglia sfruttando il fiume. E avviene il miracolo: Candy viene salvata dal Messico perché il capo della Famiglia Ardley, il prozio William in persona, un vecchio arcigno e misantropo, ha deciso di adottarla!
Candy, la piccola orfanella, diviene così un membro a tutti gli effetti dell’illustre famiglia Ardley, e il suo amore per Anthony cresce di giorno in giorno. Si ritrovano tutte le mattine a curare le rose, eredità della mamma di Anthony, senza nemmeno darsi appuntamento, e il ragazzo dedica a lei una varietà che ha appena creato, le Dolce Candy, di un rosa così soffuso da far invidia alle guance delle fate. Ma la tragedia è dietro l’angolo, e durante una battuta di caccia per la presentazione ufficiale di Candy all’intero clan Ardley, di origine scozzese, mentre Anthony sta per rivelare a Candy che effettivamente c’era un ragazzo che quando era piccolo stava sempre accanto alla sua mamma prima che lei morisse, il cavallo imbizzarrisce e il ragazzo cade a terra, morendo sul colpo.
È una tragedia per tutti, presa dal dolore e dai sensi di colpa per la sua morte, convinta di esserne la causa, Candy fugge e torna alla casa di Pony, il suo orfanotrofio, cercando di superare il dolore con il sorriso. L’aveva promesso ad Anthony, e lo aveva promesso al Principe della Collina.
Finché un giorno, al cadere della prima neve, non arriva a prenderla un’auto che conosce molto bene perché il prozio William ha deciso che è giunta l’ora, per lei, di imbarcarsi per l’Inghilterra e dirigersi verso la prestigiosa Saint Paul School di Londra.
Durante la traversata dell’Atlantico, sul ponte della nave, Candy intravede un ragazzo triste, sembra che stia piangendo e lo scambia per Anthony. Il ragazzo la schernisce, iniziano a battibeccare e Candy si stupisce di come possa averlo scambiato per Anthony, sempre così gentile. Quel ragazzo si chiama Terence, è figlio illegittimo di un duca e di un attrice americana, ed è stato rifiutato, anche se in modo diverso da entrambi i genitori. Anche, e soprattutto per questo, si scoprono fin da subito spiriti affini. I ragazzi s’innamorano, Candy rimane affascinata dalla personalità dirompente e decisa di Terry, dal suo lato rude e ferito che lascia trapelare anche tutta la sua gentilezza e nobiltà d’animo. Terry è un ragazzo difficile, cerca lo scontro, sfoga la rabbia in risse e cerca il suo posto nel mondo ribellandosi a tutto ciò che è invece importante per il padre. È proprio grazie a Terry e ai risultati di una delle sue risse che Candy, in un girovagare per la Londra notturna in cerca di una farmacia, incontra dopo tanto tempo il suo amico Albert, senza barba, con i capelli corti ma con la stessa voce gentile che le permette di riconoscerlo dopo uno sguardo dubbioso. Candy gli vola tra le braccia, viene a sapere che lavora allo zoo di Londra e insieme corrono alla ricerca di una farmacia, senza sapere che era stato proprio Albert, inconsapevolmente ma forse anche no, a portare Terry ferito nella camera di Candy.
Candy e Terry si scoprono sempre più innamorati, il sogno del ragazzo è fare l’attore, e grazie a Candy comprende che il suo non vuole restare solo un sogno. Ha trovato il suo posto nel mondo e il suo scopo nella vita. La ragazza, invece, grazie a lui capisce che i morti non possono tornare in vita, che bisogna lasciarli andare, e che anche lei deve capire cosa farne della sua di vita. Lo comprende grazie ad Albert, e ad una lettera dall’Africa, dove si era diretto, in cui le racconta che stava lavorando presso un ambulatorio medico. Candy inizia a valutare così l’idea di fare l’infermiera.
Pure Iriza però, la figlia dei Lagan, è innamorata di Terry, e architetta un piano per far espellere la ragazza dalla scuola, riuscendoci a metà. Perché è vero che fa trovare a Suor Grey, la direttrice, Candy e Terry abbracciati nella stalla, ma il ragazzo per salvare Candy decide di lasciare la scuola al posto suo, che tanto, aveva già deciso di abbandonare prima o poi per seguire la strada dell’attore. Terry lascia così la Saint Paul e Candy in lacrime, imbarcandosi verso l’America e la sua nuova vita, senza che gli venga data possibilità di salutarla. Le lascia un biglietto, e Candy non fa nemmeno in tempo a raggiungere la nave prima che salpi. Decide così di lasciare pure lei la scuola e realizzarsi nella vita con le sue sole forze, torna in America e s’iscrive a una scuola per infermieri.
Di lì a poco scoppia la prima guerra mondiale, e nell’ospedale dove fa tirocinio arriva un paziente misterioso dall’Italia, scambiato per una spia, che ha perso la memoria. È Albert. Una spia, un senzatetto senza identità, non merita cure adeguate né trattamenti di favore. Candy se ne prende cura, quando l’ospedale lo dimette lei affitta una casa per andare a vivere con lui, poiché non intende abbandonarlo essendogli pure in debito della vita. I due iniziano così a convivere e Candy, a seguito di questa sua immorale convivenza viene licenziata e trova lavoro presso una clinica di un dottore tanto bravo quanto ubriacone, ma l’unico che decide di prendersi cura di Albert. La convivenza procede serena, Candy gli racconta tutto della sua vita, del principe, di Anthony, di Terry, si divertono e sono complici. Albert inizia piano piano a innamorarsi di lei. Candy riesce a intravedere Terry per qualche istante mentre il treno è in partenza da una tappa fatta a Chicago, e i due ragazzi riprendono a scriversi, ma le loro vite proseguono su binari ormai piuttosto diversi. Susanna, un’attrice della compagnia di Terry è innamorata di lui, perde una gamba per salvargli la vita da un riflettore caduto in scena, poco prima della messa in opera di Romeo e Giulietta a cui Terry aveva invitato Candy, che è ignara di tutto. I due sono costretti a lasciarsi prima ancora che la loro storia possa decollare, e proseguono non senza difficoltà ognuno con la propria vita. La presenza di Albert e dei suoi amici aiutano Candy a superare il lutto della rottura con Terry e della morte in guerra di Stair, finché Albert, riacquistata la memoria, capisce di essere un peso per Candy e, sebbene a malincuore, abbandona la casa della Magnolia e la loro convivenza sparendo all’improvviso e lasciando Candy nella totale disperazione. Inizia a cercarlo senza approdare a niente, le manca terribilmente, infine, non sopportando la solitudine, decide di tornare alla casa di Pony. Ma viene chiamata al cospetto della Prozia Elroy, colei che fa le veci del Prozio William, la quale l’avvisa del suo prossimo fidanzamento con Neil Lagan. Presa dalla disperazione chiede di poter parlare con il prozio William, e George, l’assistente del Prozio, contravviene agli ordini e la porta da lui a Lakewood. Qui Candy scopre che il Prozio William non è altri che il suo vecchio amico Albert il quale, per impedire il fidanzamento, rinuncia alla propria libertà derivatagli dall’anonimato e si rivela al mondo come William Albert Ardley. Ma, sorpresa delle sorprese, Candy scopre che Albert è pure il suo amato Principe della Collina, che le si rivela come tale proprio sulla Collina di Pony nella stessa stagione in cui si sono conosciuti, tra occhi rossi e voce incrinata di lui e lacrime di gioia da parte di lei. Candy ha ritrovato il suo principe.
Vi sembra davvero che la loro storia non sia stata raccontata?
Vedete davvero due soli amori nella vita di Candy?
Ringrazio GiallodiMarte per il riassunto di CCFS, direi che è perfetto! La risposta alla domanda che poni è no! Non mi sembra affatto che la storia non sia stata raccontata anzi, devo dire che leggendola nel suo complesso proprio grazie al tuo riassunto, salta ancora di più all’occhio quanto preponderante sia la loro storia, nel contesto più generale del romanzo. E’ impossibile non notare come tutto il romanzo ruoti su quel cardine, il legame indissolubile tra Candy ed Albert! Si può fingere di non vederlo, certo, si può ignorarlo, anche questo è possibile, si può insomma negare anche l’evidenza ma negare non fa si che quella storia scompaia!
L’unicità della storia tra Candy ed Albert sta proprio in questo, nel fatto che diversamente da quella tra Candy ed Anthony e tra Candy e Terry, essa non si concentra in uno specifico momento del racconto ma lo percorre tutto! Dal Prologo all’epilogo! È una storia in divenire che si trasforma, ed è logico sia così per via della differenza d’età tra i protagonisti e poi perché il legame che c’è tra loro ha più di una valenza! Ma alla fine si conclude, come è logico che sia, esattamente come era iniziata con quell’incontro voluto dal destino.
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Condivido la ricostruzione. Il rapporto tra Candy ed Albert è il cardine di tutta la storia.
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