Sulla parola anohito あのひと approfondimenti

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Avevo già scritto dell’utilizzo della parola anohito  e con piacere ho scoperto, grazie a Sakura Ardlay e al suo bellissimo blog, un particolare prezioso e molto interessante: c’è una differenza grammaticale nel modo in cui viene scritto anohito in Final Story (nelle poesie di Keiko Nagita che dedica al Principe della Collina e  nella canzone sempre composta da Nagita per l’anime di Candy Candy) rispetto a come è scritto nella poesia di Nagita su Candy e Terry. Come viene anche specificato da una delle traduttrici spagnole, in Final Story la parola anohito non viene mai affiancata ad Albert o Terry.
Provo ad andare più nello specifico in base a ciò che ho letto e che mi ha suggerito alcuni riflessioni:
la parola utilizzate nella poesia con Terry è あのひと, la classica parola che noi affezionate di FS conosciamo nel significato di anohito, quella persona “lui”.
Quella che segue invece è la parola utilizzata per indicare l’uomo che Candy ama, perché in realtà “anohito” già esisteva sia nella sigla finale dell’anime che in una poesia degli stessi arbook riferendosi implicitamente al Principe della Collina. Nagita usa la parola anohito quando Candy conosce l’identità del suo Principe, quando sa che è Albert e il prozio William ma che non può svelare al mondo. Resta ambigua volutamente Nagita perché ovviamente per conoscere la storia va letto il manga (o le novelle) . Solo alla fine della storia verrà svelato chi era il Principe incontrato anni prima, che alla fine l’attende sulla Collina di Pony e dunque quell’anohito della poesia Amo il domani.
Lo stesso modo di esprimere la parola anohito lo troviamo tale e quale in Final Story per indicare “quella persona”  il suo “lui” : あのひとが.
Qual è la differenza? La differenza è quella particella 「が」, alla fine della parola, che ha un significato preciso: indica che si sta parlando una persona specifica ma ignota. Ma non sembra significare solo questo come poi vedremo più avanti.
All’inizio della storia Candy, così come noi lettori, non conosce l’identità del Principe e nelle poesie degli arbook si riferisce a lui infatti chiamandolo Principe della Collina, cioè il misterioso personaggio che desidera tanto ritrovare e conoscere e il cui ricordo e sorriso la sostiene per tutta la sua storia. Candy in Final Story, quando pronuncia la parola anohito あのひとが, sa benissimo a chi si riferisce e ha in mente il suo viso, conosce quella persona e ne conosce anche l’identità…
Ma nel finale della storia la rivelazione ci sarà e nella canzone di Nagita Candy  sa chi la sta chiamando dalla collina, e chi la sta aspettando, lui chiama Candy… Candy!
Albert le rivelerà che è lui il principe misterioso e nella sigla e nella poesie lui diventa anohito ovvero あのひとが . Non è dunque un semplice pronome in questo contesto ma indica una persona specifica e anche speciale per Candy che conosce molto bene e di cui è innamorata. 

Ma in giapponese, si usa la parola anohito per indicare una persona importante? Ho fatto una piccola ricerca e sì, ciò che ho trovato racconta di come la parola anohito あのひと frequentemente in Giappone viene utilizzata per riferirsi a “Quella persona indimenticabile che ti resta nel cuore”. Keiko Nagita è una poetessa e anche in Candy Candy ci racconta di una ragazza che diventa una donna autonoma e alla ricerca della sua felicità che non si realizza solo con l’amore. Una donna moderna e fuori dai tipici costumi patriarcali molto forti ancora oggi in molte società occidentali e asiatiche. Sicuramente conoscerà questa poetessa Giapponese e femminista:

Poesia completa di 吉原幸子 – Sachiko Yoshihara

あのひと
あのひとは 生きてゐました
あのひとは そこにゐました
ついきのふ ついきのふまで
そこにゐて 笑ってゐました […]

Qui invece ho trovato una raccolta di 41 capolavori su “quella persona”  https://bookmeter.com/books/9172533

Oppure questo romanzo che parla di una studentessa di 21 anni innamorata del suo insegnante di matematica di 17 anni più grande di lei (nella sinossi si utilizza あのひとが).

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Dunque “quella persona” può essere un familiare, un amico, un insegnante, un amore e ognuno di essi può avere un’accezione positiva o negativa in base a ciò che ha lasciato nel nostro cuore. Possiamo aver amato molto un nostro insegnante o averlo anche non sopportato, in entrambi i casi ci si può rivolgere a lui come “quella persona” e sappiamo a chi ci riferiamo. Chiaramente per Nagita ha un’accezione completamente positiva nel romanzo, la sua “quella persona” è l’uomo che ama e da cui è amata per il resto della sua vita la sua protagonista Candy.
Ma esattamente cosa significa la particella 「が」che viene utilizzata per il “nostro” speciale anohito? Ho cercato in rete e riporto in questo articolo ciò che ho trovato insieme ad alcuni link da cui ho preso le informazioni che seguono e dove potete approfondire :

http://www.guidetojapanese.org/learn/tag/%E3%81%8C-particle/

http://www.guidetojapanese.org/learn/grammar/particlesintro

Nella lingua giapponese si utilizza la particella 「が」 in una frase, quando si cerca di identificare qualcosa o qualcuno di sconosciuto e lo si introduce a chi ascolta. Non è l’unica particella utilizzata per indicare un nuovo argomento in un dialogo. Semplificando e seguendo le spiegazioni che ho trovato, le particelle prese in considerazione e che ci riguardano il tema dell’articolo sono: 「が- ga」 e 「は-wa」. Quando si utilizzano e quali sono le differenze? Vi riporto un esempio:

学生?
Chi è colui che è lo studente? (si vuole conoscere la sua identità)
学生 誰?
(Lo) studente è chi? (chi è uno studente tra tutti? Ma non interessa sapere nome e cognome, sapere chi è, non è richiesta la sua identità)

La prima frase cerca di identificare una persona specifica per “studente” mentre la seconda frase parla semplicemente dello studente. Non si può sostituire 「が」 con 「は」 nella prima frase perché “chi” diventerebbe l’argomento e la domanda diventerebbe: “Chi è uno studente?” e dunque non soddisferebbe la domanda specifica.
Le due particelle 「は」 e 「が」 possono sembrare molto simili, nel caso dell’inglese ad esempio ma vale anche per l’italiano, solo perché è impossibile tradurle direttamente nelle nostre lingue. Ad esempio, le due frasi seguenti hanno la stessa traduzione in inglese (che io ho tradotto in italiano).

学生.
Sono uno studente.
学生.
Sono uno studente.

Tuttavia, sembrano simili solo perché l’inglese (e l’italiano) non può esprimere le informazioni sul contesto in modo specifico come talvolta il giapponese può fare. Nella prima frase, poiché 「私」 è l’argomento, la frase significa “Parlando di me, sono uno studente”.
La seconda frase invece specifica chi è 「学生」. Se vogliamo sapere chi è lo studente, la particella 「が」 ci dice che è 「私」. Possiamo anche pensare alla particella 「が」 come la risposta a una domanda silenziosa. La seconda frase risponde infatti a questa domanda: “Chi è lo studente?”.

私 は 学生.
Quanto a me, (io sono) studente.
私 が 学生.
Io (sono) l’unico studente.

Io sono l’unico anohito 😉. Nel nostro caso c’è una sola persona identificabile come anohito grazie a quella particella 「が」.
Le particelle 「は」 e 「が」 sono piuttosto diverse ma sono utili a farci comprendere la domanda nel modo giusto proprio in base al loro utilizzo. La particella 「が」 identifica una proprietà specifica di qualcosa/qualcuno mentre la particella 「は」 viene utilizzata solo per introdurre un nuovo argomento di conversazione. Parlare di あのひとが diventa in questo modo una espressione mirata dedicata ad un solo personaggio, lo stesso con cui già nel passato si era utilizzata questa parola, perché sinceramente Nagita poteva anche usare un altro modo per indicare chi vive accanto a Candy: “l’uomo che amo” , “mio marito” , invece usa la stessa parola che aveva già usato per riferirsi al Principe della Collina rivelatosi a Candy. Se lo fa, per me, è per assonanza con ciò che aveva già scritto, la sua storia originale. Nagita non pone una domanda “chi è anohito”, non è una domanda tra due identità!

Non tutti conoscono le poesie degli Artbooks o il testo della canzone finale dell’anime Candy Candy per poter fare un confronto con il romanzo Final Story, ma è lì che scopriamo che ciò che molte fan di Terry credono significhi che Terry è “anohito” in realtà è solo l’utilizzo di un pronome che non viene utilizzato oltretutto nel senso di “il mio lui” come invece è utilizzato in FS.
Ciò che davvero è importante è come viene scritto e utilizzato nel contesto della frase e del significato che l’autrice gli vuole dare.
La particella「が」si usa anche per enfatizzare la parola che la precede (in questo caso あのひと/anohito), infatti è considerata una particella identificatrice. Allora, come contestualizzare dopo questi esempi e spiegazioni come Nagita utilizza la parola anohito riferendosi a Terry, al Principe della Collina e all’uomo che in Final Story è diventato l’amore vero, il marito di Candy?

Poesia di Candy e Terry:

森で ふいに だれかに後ろから
だきすくめられたの
Dalla foresta all’improvviso qualcuno mi abbraccia da dietro
・・・だれだ?
… indovina chi è?
ちょっときどった声がして—
Al suono della sua voce
あたし すぐに
Ho capito subito
あのひとだと(テリィ)
chi è lui (Terry)
わかったけれど
ma ho fatto finta di non capire
目の前を からかうように
りすが 走っていったわ
Uno scoiattolo correva ed è passato di fronte a me come se mi prendesse in giro
胸の中で 噴水がふきあがる
l’acqua scende come una fontana nel mio cuore
このまま ずっと わからないふりを
していようかしら・・・・・
Devo continuare a fingere di non riconoscerlo?

Riprendo questa spiegazione fatta da un madrelingua neutrale a cui alcune fan si sono rivolte per chiedere delucidazioni: Spiegazione significato poesia

*Should I keep on pretending not to recognise him?” “not to know who he is” sounds to me that she doesn’t know him in person, which obviously is not the case. 

Devo continuare a fingere di non riconoscerlo? ” non ” Non sapere chi è ” perché sembrerebbe che lei non lo conosca di persona, il che ovviamente non è il suo caso.

Analisi: あたし すぐに あのひと(テリィ) だと わかったけれど

Though I instantly knew/realized it was him (=Terry)

あたし I
すぐに instantly/immediately/at once
あのひと that person >> him
 (a copula)
 (the quotative particle)
わかった realized/knew/found
けれど though

Di conseguenza, vista la bufala fatta circolare in rete da alcune fan di Terry, illustrata in queste tavole artefatte:

tgisanohito2bufala_terrypoem

possiamo affermare che non c’era da parte di Nagita la volontà di identificare Terry con la parola anohito né negli anni ’70 né credo nel 2010 perché nella poesia la domanda non era “Chi è anohito?” (Terry), bensì semplicemente chi è lui che le cinge le spalle, utilizzando poi あのひと (pronome lui/quella persona). Affinché sia corretta l’interpretazione di alcune fan, nella poesia avrebbe dovuto esserci scritto: あのひとが è あのひとだと= (テリィ). Vi sembra ci sia davvero scritto che anohito/あのひとが (utilizzato come sostantivo ) è lui/あのひと (utilizzato come pronome) = Terry テリィ? Chiaramente no e questo tipo di comunicazione è una vera e propria manipolazione. Candy poi, seguendo le spiegazioni di cui sopra, ha sempre saputo chi fosse quel ragazzo che ha scambiato per un istante per Anthony, ha da subito saputo che era Terence e quando lo incontra nuovamente alla Saint Paul School sa chi è. Con Terry nessun effetto sorpresa o desiderio di conoscere la sua identità. Ugualmente per Albert, a lei bastava fosse Albert, ma non è lo stesso col Principe della Collina. Terry non è mai stato un personaggio dall’identità misteriosa. Non c’è enfasi nella parola あのひと nella  poesia con Terry. Perché però viene specificato il nome di Terry? Forse proprio per non confonderlo con il protagonista della poesia Amo il domani.

Nagita in FS accanto alla parola あのひと utilizza la particella「が」ga, perché il pronome anohito/lui con la particella が acquisisce anche un significato di “possesso” e di “piacere” nel senso che quella persona le piace moltissimo che, ripeto, viene tradotto con il “mio lui” in italiano o mi “amadoin spagnolo,  e ci trasmette che sta parlando della persona che ama! Nagita non ha bisogno di pronunciare il suo nome perché così si è sempre riferita a lui, e questo indubbiamente le fa gioco. Il peso del mistero sul personaggio che Candy attenderà di poter incontrare ancora e di cui si innamora non cambia mai nella storia e non ha mai riguardato Terry. Candy non ha mai sognato di ritrovare Terry come “quella persona” ovvero あのひとが ad attenderla sulla Collina di Pony. Quando Candy torna in America e spera di ritrovare prima o poi Terry, nella sua mente e nelle poesie non viene mai indicato come あのひとが. Lo chiama e lo pensa sempre e solo come Terry, anche quando ne è innamorata. Nagita usa la parola anohito come fosse un nomignolo romantico. Uno potrebbe dire: ” ma è ovvio che se Nagita vuole mantenere segreto il nome del lui di Candy utilizza あのひとが e include anche Terry!” Come detto prima poteva utilizzare un altro e nuovo modo di riferirsi al suo lui e non utilizzare il modo in cui si riferiva al “misterioso” anohito nella sigla finale dell’anime e nella poesia Amo il domani. Non è pensabile che, ad esempio Terry, possa riferirsi a Susanna come “signorina tutta lentiggini” se scoprissimo che anche lei le ha e non volesse rivelarci il nome di chi è la donna con le lentiggini a cui pensa, giusto?

あのひとが= anohito = Principe della Collina di cui Candy conosce finalmente l’identità.

Quando Nagita usa あのひとが  riferendosi al Principe della Collina (ovvero Albert) esprime un’emozione e si rivolge a qualcuno che le piace tantissimo, che desidera infatti incontrare sempre, che non smette di sognare che accada e con cui stare insieme.  

Poesia: Amo il domani (Ashita wa suki) – Artbooks

あしたはどこから うまれてくるの
わたしはあしたが あしたがすき
すてきなことが ありそうで
わたしはあしたが あしたがすき
キラキラひかる かぜのむこうで
あのひとがわたしを わたしをよんでいる
キャンディ キャンディ キャンディ
キャンディ

Sigla finale dell’anime (stessa parte della poesia )

あしたがすき ( 歌詞:名木田 恵子 )

Ashita wa suki

あしたはどこから うまれてくるの
わたしはあしたが あしたがすき
すてきなことが ありそうで
わたしはあしたが あしたがすき
キラキラひかる かぜのむこうで
あのひとがわたしを わたしをよんでいる
キャンディ キャンディ キャンディ
キャンディ

Ashita wa doko kara umarete kuru no
Watashi wa ashita ga ashita ga suki
Sutekina koto ga ari sou de
Watashi wa ashita ga ashita ga suki
Kira-kira hikaru kaze no mukou de
Anohito ga watashi wo watashi wo yonde iru
CANDY CANDY CANDY CANDY

I love tomorrow

From where is tomorrow born?
I love
I love tomorrow.
Lovely things are about to happen
I love
I love tomorrow.
From over there, the light shimmers
He is calling, calling for me
Candy Candy…
Candy Candy…

(traduzione di sweetpoupée)

Mi chiedo se alla luce delle traduzioni ufficiali italiana e spagnola non si possa tradurre la poesia come segue:

Amo il domani

Da dove nasce il domani?
Amo
Amo il domani
Perché possono accadere cose meravigliose
Amo
Amo il domani
La luce brilla attraverso il vento
e colui che amo (mi amado) mi sta chiamando:
Candy…Candy…Candy…Candy

Edit: probabilmente è grazie all’anime e alla creazione della sigla finale che nasce il rivolgersi a lui come anohito “quella persona”. Di fatto anohito è il terzo amore previsto da Nagita sensei. Non avrebbe mai potuto rivelare esplicitamente che Candy avrebbe ritrovato il Principe della Collina e che sarebbe diventato il suo lui perché gli altri due amori avrebbero perso importanza e avrebbe appunto svelato il finale della storia. Nel finale Terence torna da Susanna Marlowe e alla sua carriera. Li sulla Collina di Pony infatti l’attende il terzo amore, anohito! 💕💖 🌹

Conclusione
Abbiamo visto la differenza di significano tra 「は」 e 「が」(non dimentichiamo mai che il Giapponese è una lingua di contesto):

Use ga 「が」 when information about a subject is important or situationally new to the listener and/or the speaker. Once the subject has been mentioned, wa 「は」 is used to refer to the same subject in sentences following (it becomes the topic of the sentence) .

Nagita, come vediamo nell’originale di Final Story, quando descrive il rientro di anohito a casa continua ad usare la particella「が」. 

Inkedrientro_anohito_original_LI

Using the particle ga 「が」 as emphasis

Ga 「が」 can also be used to emphasize the subject or distinguish it from others.「が」 is used for emphasis, to distinguish a person or thing from all others. If a topic is marked with 「は」, the comment is the most important part of the sentence. On the other hand, if a subject is marked with 「が」, the subject is the most important part of the sentence.

Yes got it!

(© Casa Editrice – Shodensha ) Testi di CCFS di Keiko Nagita.

15 pensieri su “Sulla parola anohito あのひと approfondimenti

  1. HanaMi Kai

    Es interesante y bastante exhaustiva tu información. En el manga, Anohito incluso es usado por Albert *tio abuelo William) para referir a Rosemary, cuando se la muestra a Candy el un retrato. El anohito de Nagita, representa descifrar un misterio, que en el manga fue descubrir la identidad del Príncipe de la Colina y de quien Candy siempre estuvo ‘prendada’. Anohito está envuelto en una niebla de misterio, lo cual corresponde a Albert, pues de él seguimos sabiendo poco, a pesar de lo que nos ha soltado Nagita. Ella no cambua su historia, en su línea primigenia. Ciero que cambia detalles, pero a Nagita sensei le emociona el hecho de que develemos el misterio. Será a Albert a quien descubrimos al final, al saber que anohito posee esa dulce o gentil voz, capaz de acelerarle el corazón y transmirirle paz y sosiego.

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  2. Grazie HanaMi per il tuo commento! Il concetto se corretto (solo Nagita potrebbe confermare) è questo: la parola あのひと può essere usata per Terry come accade nella poesia, o per il prozio William nel manga (hai la tavola originale da condividere?) o per il Principe della Collina ad esempio come leggiamo nel testo del 45 giri musicale, è un pronome. Poi però quando Nagita userà あのひとが lo farà in Final Story, e vediamo anche nel testo di Amo il domani, per l’uomo che ama e che è nel suo cuore in modo speciale e definitivo. Il terzo amore. 💖

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  3. cinziamask

    Questo è un articolo veramente interessante, però non so se ho capito bene, quindi provo a riassumere e ti chiedo di correggimi se sbaglio:
    Anohito può essere molto semplicemente un pronome, quando è scritto così あのひと.
    Nella poesia dell’artbook dedicata a Terry è così che è scritto quindi, in questo caso, solo di un pronome si tratta e molto semplicemente Candy, sapendo chi è la persona che la abbraccia da dietro, usa il termine anohito あのひと solo come pronome:
    si tratta proprio di lui = Terry.
    Quando al pronome あのひと si aggiunge la praticella が ossia ga e diventa quindi
    あのひとが (Anohito-ga) ci si riferisce a qualcuno la cui identità è ignota a chi ascolta e/o a chi parla, nel caso di FS naturalmente chi parla, ossia Candy, sa benissimo di chi si tratta ed è ignota solo a noi lettori ma non solo, Anohito con l’aggiunta della particella ga assume un ulteriore significato ossia il possessivo, quindi se Anohito vuol dire lui あのひと, Anohito-ga vuol dire il mio lui あのひとが, inoltre si tratta di una persona in qualche modo speciale, una persona amata: “il mio lui che amo”, questo vuole dirci Candy. Ora, la scelta che Nagita ha fatto è chiaramente voluta perchè, come dici giustamente tu, avrebbe potuto fare usare a Candy una parola diversa, ad esempio avrebbe potuto farle dire “mio marito” anche perchè sicuramente di marito si tratta invece lei sceglie di giocare con il significato di una parola che ha già usato nell’accezione Anohito-ga あのひとが, parlando del Principe sulla Collina sia nelle poesie dell’art-book che nel testo della sigla finale dell’anime di Candy: Ashita ga suki, dove Candy si riferisce a colui che la chiama dalla collina (ovviamente il Principe) ed usa Anohito-ga anzichè riferirsi a lui direttamente come Principe, facendoci così capire che è il suo amato lui, persona speciale per lei che la sta chiamando. Allo stesso modo in FS per ben tre volte sul finale Candy dice Anohito-ga, indicandoci che è il suo Anohito, quella persona speciale per lei, il suo prezioso lui colui che rientra a casa e tra le cui braccia lei si getta nel finale. Quindi sarà un caso o Nagita ha trovato un modo molto particolare per dirci di chi si tratta senza dirlo in modo esplicito? Anche perchè solo chi conosce la storia in tutte le sue sfaccettature e ha fatto dei paralleli e ha studiato il significato delle parole può arrivare a fare questo tipo di collegamento.
    Grazie cara October per questo illuminante approfondimento.

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  4. Sweet Poupee

    I understand the passion and zeal to prove the identity of Anohito, but this is incorrect and misinformed. Nagita did not use this as a way to hint at the identity; you are looking too much into the construct of the language. No Japanese reader would use this as an argument, and thus you don’t and won’t see any.

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    1. Ciao Sweetpoupee, grazie per il tuo commento. L’approfondimento che ho fatto vuole anche smentire la bufala che molte terryfan continuano a far circolare sulla poesia di Terry e Candy, perché in quel caso si, usano il pronome “to hint the identity of anohito”. Fatto sta che Nagita usa nuovamente una determinata parola, con una enfasi specifica e di tipo romantico in Final Story, per far capire che quella persona è la persona che ama, “anohito ga” o “il mio lui” in italiano o “mi amado” in spagnolo, ed era già stato utilizzato da lei stessa, con questa particolarità, nella poesia e nella sigla finale dell”anime “Amo il domani”. Candy in quella poesia sa chi la sta chiamando. La storia, come la maggioranza ha capito editori compresi, racconta la crescita di una bambina orfana, avventure e amori, e svela il mistero del Principe della Collina. Nagita è una professionista e con FS ha trasmesso ancora una volta l’affetto per il suo romanzo e l’emozione che nasce tra Candy ed il suo principe. Io non credo che per lei il finale sia cambiato. Nega solo ai fan di specificare il nome del marito di Candy, non nasconde ciò che prova o chi è per lei anohito, non confonde i lettori ma resta ambigua. Se poi usando lo stesso modo di rivolgersi a “lui” come nel passato voglia suggerire qualcosa o meno 🤷‍♀️. Trovo molto interessante che lei abbia scelto di farlo e di usare lo stesso modo di indicare quel “lui” speciale. E, ribadisco, è palese che non abbia usato il pronome anohito nella poesia con Terry per indicare che “lui” era Il lui speciale perché la storia ed il suo finale seguono anche nelle poesie esattamente lo stesso percorso del manga. Ciao!

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  5. antheasc

    Io trovo questo articolo molto interessante. Al di là degli aspetti grammaticali, io penso che Nagita avrebbe potuto usare qualunque altro termine per indicare il Lui di Candy: marito, amato, compagno, amore…Invece la scelta di anohito-ga, con tutte le implicazioni che si porta dietro, io lo trovo interessante. Da un punto di vista prettamente grammaticale forse non significa nulla, ma se anohito-ga viene anche usato per dare enfasi a quella persona, per dire “quella persona lì è nessun’altra”, il fatto che Candy lo abbia sempre usato per riferirsi al suo principe nelle poesie e nella sigla dell’anime, credo che il suo significato possa andare oltre la mera analisi grammaticale.
    Nessuno può averne la certezza, solo Nagita, ma se io uso ad esempio il pronome “Lui” per riferirmi a una persona di cui non conosco il nome, per lungo tempo, alla fine quel semplice pronome diventa un nome, acquisisce un’identità propria, difficilmente intercambiabile con un’altra persona. Se così fosse, è bello pensare che Candy, al presente, si riferisca in questo caso ad Albert chiamandolo come lo aveva sempre chiamato quando non conosceva ancora l’identità del suo principe. Io lo trovo molto carino, se fosse così anche molto poetico.

    Per Candy Albert resterà sempre il suo principe, al passato come al presente, con gli stessi occhi azzurri e lo stesso sorriso radioso
    La sua persona speciale, il suo primo e ultimo, unico.

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    1. Grazie Antheas per il tuo commento! Concordo con te, Il principe è stato sempre una persona speciale per Candy. Nel profondo del suo cuore quel “lui” di cui non conosceva l’identità è dall’inizio tanto speciale da rimanere indimenticabile anche quando si innamora di Anthony e poi di Terry. Non smette di desiderare di incontrarlo ancora, tanto da continuare a portare sempre con sé la sua spilla. Una volta che Candy scopre che il suo adorato e misterioso principe è William Albert Ardlay per me, nel finale del manga e nella poesia “Amo il domani”, diventa a tutti gli effetti il “suo lui”, “quella speciale persona” che da tempo porta nel suo cuore, l’uomo che continua ad amare in Final Story. Il terzo amore a cui Nagita l’aveva predestinata. 💖🌹

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  6. Sweet Poupée

    Hi October
    I always find your posts interesting and thought provoking.
    I understand your passion on clearing the fallacy regarding the poem that used the word “anohito” for another character. But using the subject markers ga and wa in your argument also commits the same fallacy, unfortunately (but I fully understand your reason and intent).

    These particles ga and wa are just subject markers. It is used to indicate a topic the speaker wants to talk about ( person, object, location, any grammatical element). The english equivalent would be: “As for…” and “Speaking of….”

    The examples you used (books, songs) will say anohito ga because…. what else can be used? It means that person. The emotional weight is applied by context, and yes, the context for “Anohito” in CCFS is due to a hidden identity and that different from the usual pronoun, so ga was used to mark and emphasize the unusual subject. That is all it is.

    But this approach is like finding secret codes in the Bible, when there is nothing (also the Terry argument). Trying to find how many times the noun and the subject markers ( which go together frequently) appear is more a western approach of viewing things, and also from not understanding Japanese grammar and usage. 🙂

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    1. Hi Sweetpoupée, thank you for your explanation. This is what gives meaning to the article and to understand: “The emotional weight is applied by context, and yes, the context for “Anohito” in CCFS is due to a hidden identity and that different from the usual pronoun, so ga was used to mark and emphasize the unusual subject. That is all it is.” Ga to emphasize that special meaning. But Nagita also uses it in the poem” I love tomorrow”, she doesn’t use it with others in that particular meaning. In Candy and Terry’s poems she uses anohito only as a pronoun, without any emphasis and not to indicate that he is the person with a hidden identity that she loves as Nagita instead uses in Final Story for her special anohito. Isn’t it correct to imagine that the author used the same emphasis in “I love tomorrow” around the word anohito as she does in Final Story?
      So, the meaning of the article is not really to say that using ga in grammar means that anohito is Albert, but to underlight this emphasis that ga gives to the context by making the readers understand that we are talking about the one Candy loves.

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      1. Sweet Poupée

        Hi October,

        I have to disagree on your statement/question. The usage of ga does not mean we are talking about the one Candy loves, or that it is an indication.

        It is the word anohito that has the emotional weight, and the “ga” is used to bring attention that this word is not a straight pronoun, but instead an identifier of a subject that wants to be nameless.

        The reason why in the “Ashita ga Suki” ( I Love Tomorrow) poem, ga is used because she is using a particle that introduces a subject that the speaker wants to talk about (a person), not a topic (wa). This also applies to Ashita (tomorrow) ga Suki.

        To put it roughly: Ga used to introduce subject; Wa is used to introduce topic; this is also used if the subject ( yes, subject) has already been introduced and being mentioned again.

        In the Postface comments of CCFS, Nagita writes “Anohito” strictly as a pronoun, she is talking about Candy’s love, the person as a subject. There is no “ga” or “wa” mentioned, because grammatically there wasn’t a need. But this does not mean anything, other than she is talking about “him” /”that person”. This is the same for Terry in that poem. It does not mean anything more or less with Terry either if there is no “ga” or “wa”, there was another particle used, “da” (which roughly translate to, “to be”), a particle that inflects the noun. So, the Terry sentence was asserting that it was Terry, because we the reader did not know who that person was, until Candy asserted that it was Terry.

        I hope you understand. If not, no worries. This is fiction, and Nagita sensei wants you to believe whatever your heart wants. She wants everyone to be happy. It’s not worth fighting about.

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      2. Cara Sweetpoupee, io credo di avere capito abbastanza e soprattutto leggo che Nagita già con la poesia “I love Tomorrow” usava la parola anohito come soggetto così come tu hai spiegato. Io associo molto la poesia “I love tomorrow” con la lettera nell’epilogo ad Anthony in CCFS, dove ritroviamo Candy in attesa del domani. Candy sa chi è il suo misterioso Principe della Collina e ha fatto una scelta. Anche nella poesia Candy sa, non è un desiderio, c’è anohito che la chiama, non è più solo il principe ma il suo anohito. Nagita in CCFS non era tenuta ad usare ancora anohito come un nomignolo privato e personale per indicare una particolare persona che sappiamo in CCFS è l’uomo che Candy ama. Eppure lo fa, continua a chiamarlo in quel modo. La differenza è li, usare anohito come pronome e non farlo. Ciò accade solo nei confronti di chi scopriremo sia Willliam A. Ardlay. Il contesto e le similitudini vanno oltre la mera grammatica che però aiuta a comprendere l’utilizzo delle parole. La mia opinione è che tra la poesia I love tomorrow e CCFS ci sia una potente similitudine, nel modo unico e speciale in cui Candy si rivolge al suo lui. Nagita nella postface non parla del suo anohito ma del lui di Candy, confermando l’utilizzo speciale di anohito nel libro. Io ho capito che ga si utilizza per introdurre un nuovo soggetto e che nel caso di CCFS anche dopo aver introdotto questo nuovo soggetto e misterioso personaggio, ga viene utilizzato perché serve “to emphasize the subject or distinguish it from others” . Nagita esprime la volontà di distinguere questo personaggio in tutto il libro, giusto? Io credo faccia lo stesso nel poema, desideri distinguere quel misterioso personaggio di cui lei ora conosce l’identità (non è solo introdurre un nuovo soggetto). È il modo in cui Candy si rivolge all’uomo che ama e per me vale ora così come valeva prima. Tre traduttori professionisti infatti traducono anohito ga con un significato romantico in CCFS. Chi può escludere con tanta certezza che per l’autrice non fosse così anche nella sua sigla finale e poesia (Ashita ga suki) che ancora oggi tanto ama? Non è questione di battaglie o bianco o nero Sweetpoupee, a me piacciono molto le sfumature e mi fa piacere condividere. Non bisogna per forza essere tutti d’accordo. Buon anno anche a te. 🌹

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  7. Sweet Poupée

    Despite this, Anohito to me is Albert, based on context the story: the poems, the manga, and Nagita’s adament statements that the story has not changed — she said she re-wrote to free herself from the manga ( the visuals, not the story), including the limitations placed by Nakayoshi ( the age restrictions, Candy could not be older than 16 years old in the manga… but really, could Candy have been a licensed nurse at age 16, rent an apartment on her own? This is why Nagita had to re-work the story and the timelines. Both Nagita and Igarashi have said that they felt the characters were older than the restricted age. But the story had never changed. And—like in the song that Nagita sensei still hums today—”Candy Candy”, the lyrics reveal her love waiting for her upon the hill amongst the green leaves of the tree, the eponymous title “Candy Candy” — which is the Prince, Albert calling her upon the hill. Otherwise Nagita would not call it “Candy Candy Final Story” right? It is still Albert.

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